21.2.12

Iran: embargo uguale default europeo

(aggiornamento delle ore 16:48 - ho visto questo mio post in giro dappertutto, commentato da gente che dice che l'Iran non è un paese sottosviluppato ed anzi "è il 12esimo mercato mondiale per l'automobile"... Innanzitutto ricordo loro che il pianeta Terra è l'unico ed il primo mercato al mondo di tutto, eppure ci sono centinaia di milioni di abitanti che vivono senza acqua potabile, senza scarpe, elettricità... Insomma c'è gente che dimentica di relativizzare e che un conto sono le cifre nazionali, un conto il pro-capite. Lavoro da due anni con un iraniano, fuggito trent'anni fa dall'Iran. Di cose me ne racconta. Anche del presente. L'Italia dispone di circa 700 veicoli per 1000 abitanti (dati 2011**), l'Iran 175 per 1000 abitanti. L'Italia produce circa 2 barili di greggio al giorno (per 1000 abitanti!), l'Iran 62000 (di cui la metà è esportata e quasi un quinto è usato per la produzione stessa...).
Quanto durerà questa storia? Tra il 2013 ed il 2017*** la quota prodotta corrisponderà al consumo interno... Come faranno ad esportare? Lasceranno la gente a scannarsi come in Egitto o in Siria? E noialtri come faremo?)

Pronti per il gasolio a 2 Euro al litro? E' questione di un mesetto.
Per rappresaglia, già da questa settimana l'Inghilterra non riceve più greggio dall'Iran. Toccherà* tra poco anche a Francia, Italia, Portogallo, Grecia, Spagna ed Olanda... se questi paesi continueranno ad appoggiare le sanzioni dell'Unione Europea all'Iran.
Italia, Grecia e Spagna da sole contano per il 68% di tutto il greggio iraniano importato in Europa. In più, l'Italia è storicamente il paese che ha importato in totale la maggiore quantità di greggio dall'Iran... Le nostre raffinerie hanno vissuto di Iran. Abbiamo democraticamente costruito le nostre case, prodotto pasta e coltivato campi, consumato tutto e tutti a spese dei giacimenti iraniani per quasi 50 anni e con la forza delle armi, la pressione del nostro oro e l'appoggio della Russia, ed a prezzi ridicoli mentre la metà degli iraniani, da trent'anni sotto dittature più o meno rigide, non ha mai posseduto una automobile, mettiamocelo in testa.
La scelta è presto fatta: continuare a fare i "duri" democratici (ma possiamo permettercelo?) o cercare sul mercato il greggio che ci verrà a mancare tra circa tre o quattro settimane, andando ancora più rapidi verso il fallimento, perchè non è possibile sostituire su un mercato asfittico quella quota in uno spazio di tempo di un mese, forse sono necessari tre mesi, ne restano scoperti due in cui i raffinati possono anche raddoppiare di prezzo: in piena recessione, non è una buona notizia. Bisogna spalancare letteralmente il portafoglio per trovare greggio e poter acquistare i raffinati: ma ce la faranno migliaia di imprese sul lastrico e senza ordinativi dallo scorso autunno?
E' un po' il dilemma di chi è al ventesimo piano di un palazzo in fiamme: morire bruciato o morire buttandosi.

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6 commenti:

  1. Certo sta grecia è pure un pochetto sfigata :D

    Gli ellenici saranno studiati per anni come emblema di paese che senza il petrolio estero sarebbero dei morti di fame....

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  2. Ma qando è successo un anno fà cn la Libia, e la perdita è stata assai maggiore se nn erro, nn ho visto nessun particolare aumento del prezzo del petrolio, giusto una fiammata all'inizio della rivoluzione libica poi in estate è sceso clamorosamente e nn certo xkè fosse ripreso l'export dalla Libia. Addirittura si diceva ke le ns raffinerie erano tarate sul petrolio libico e ke sarebbero fallite x mancanza di materia prima da raffinare. NN mi sembra sia successo nulla di ke. Anke in qsta occasione i prezzi saliranno e scenderanno, nn x disponibilità o meno di materia prima, ma solo x motivi psicologici e speculazioni finanziarie conseguenti.
    Sul futuro aumento dei costi di benzina e diesel nn ci sn dubbi ma nn certo x cause legate all'Iran ovvero alla nn disponibilità del suo petrolio, ma x motivi molto + endogeni all'Italia e all'Europa.

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  3. Caro Alessandro, da prima della Libia ad oggi è fallita la compagnia di raffinazione Petroplus ed ha chiuso la raffinerie Tamoil di Cremona, mentre quella di Mantova è praticamente fallita... Ed il costo del carburante è aumentato del 25% (e la disoccupazione giovanile pure), fai tu! "Non è successo mika niente"... Impara a scrivere, oltre che a leggere.

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    1. Quindi se ben capisco, secondo te non é che l'Iran ciò che non vende più a noi lo venderà, che so, alla Cina e noi quello che prima prendevamo dall'Iran lo possiamo prendere, sparo a caso, dagli Emirati Arabi?

      Ma ciò dipende dal fatto che le ns raffinerie sono 'tarate' per il petrolio iraniano o per il fatto che dovremmo stipulare nuovi contratti a costo odierno, quindi maggiorato?
      La prima ipotesi sembra quella corretta visto che scrivi:

      ..non è possibile sostituire su un mercato asfittico quella quota in uno spazio di tempo di un mese, forse sono necessari tre mesi, ne restano scoperti due in cui i raffinati possono anche raddoppiare di prezzo

      cioé parli di raffinati.

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  4. Comunque il greggio veleggia oltre i 105 $/b, ma da un po' di giorni è oltre i 100. E se è vero che l'economia finanziaria (quella reale è già andata a puttane) non regge per molto tempo il barile al centone, si preannuncia un'altra fase orso delle borse. Stranamente l'entusiasmo per l'ennesimo accordo usuraio sulla Grecia ha esaurito il suo effetto sui mercati finanziari se è vero che le varie borse europee hanno girato in negativo. Fase orso prossima?

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  5. Condivido pienamente il tuo articolo. Grazie

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