19.7.11

Cina in rivolta

Nel 2010 in Cina sono state ufficialmente recensite ogni giorno una media di 493 rivolte di lavoratori* che hanno coinvolto decine di milioni di lavoratori.

Ed ancora l'inflazione non aveva raggiunto i livelli odierni: quella alimentare era al 17,6% il mese scorso, sospinta da gravi crisi produttive agricole (ondate di gelo, poi siccità, poi inondazioni, poi nuove massive fitopatologie, poi invasioni di cavallette, ... ).

Per quanto tempo ancora si potranno tenere praticamente buoni oltre 155 000 000 di cinesi (il totale dei lavoratori "migranti") senza nulla da perdere, ormai considerati moderni schiavi? Quando tornerà il tempo di fruste e catene per farli lavorare gratis?

Nella foto a lato i lavoratori di un cantiere a Shanghai, 10 ore di lavoro, pagati alla giornata la bellezza di 7 €, con "offerto" dalla ditta un bel pasto di riso, una verdura e frattaglie. Per costruire palazzi che saranno demoliti e ricostruiti in parte prima ancora di essere abitati, come abbiamo più volte letto in questi anni.

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2 commenti:

  1. Ma come, la Cina non si avvia a diventare la prima economia del pianeta?
    Per come la vedo io, e lo ribadisco da sempre, il tonfo dell'immenso paese asiatico non è lontano...

    Paolo B.

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  2. Hai ragione Paolo B.
    Ma ben sai che il tonfo prima deve passare da noi europei.
    Poi sarà la volta degli USA.
    Per la Cina e l'India non prima del 2015

    Hunter76Lima

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