29.6.11

Cacciatori (di uomini) e raccoglitori (di cadaveri)

Cambiano i tempi, non le forme. Corsi e ricordi della storia. Per uscire dall'incubo dell'ammanco di materie prime ed energia di questi anni ci vorrebbe un ragionamento su una agricoltura perenne, su una società che scegliesse delle "moderne forme antiche" di produzione e distribuzione alimentare, ad esempio.

Ed invece... Stanno decidendo per la Morte. Ancora e sempre.
Più guardo i miei contemporanei e più mi pare che sia giunto ancora una volta il momento delle armi. Se in futuro saremo di nuovo raccoglitori, lo saremo dei cadaveri dei nostri vicini o dei nostri figli. Lo scoramento a volte è massimo. Barlumi di vita solidale, comunitaria e pacifica? Sempre meno. Vien voglia di iscriversi al poligono. Di far come tla maggioranza violenta, scegliere la via più sbrigativa e farli fuori tutti (quelli che si oppongono a noi).
Molto prima delle zappe nacque la punta di freccia per uccidere cervi e cinghiali ed il coltello per aprirne le carni. Gli umani di oggi non meritano, troppo spesso, una fine migliore.

Amen.
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