15.6.11

U.S.A.: collassi in corso

Lungo il fiume Missouri due dighe degli anni '40 hanno ceduto ieri*, altre sono in uno stato critico... La situazione è imprevedibile, il Genio Militare è al lavoro con tutti i mezzi possibili, l'Iowa (in foto, dalle parti di Sioux City) è, ancora dopo il 2008, al massimo stato di allerta idrica: niente vittime per il momento, ma danni incacolabili alle cose, soprattutto ad essere in ginocchio è l'agricoltura. Altre centinaia di famiglie sono state evacuate d'urgenza ieri ed oggi, si è sfiorato il dramma.
Qui un video impressionante della diga crollata e dell'acqua che divora ettari ed ettari in pochi minuti: http://www.youtube.com/watch?v=edhgLwG0FgM

Debito pubblico alle stelle significa anche che le colossali protezioni di homo sapiens sapiens contro eventi naturali catastrofici non possono più essere riparate, rinnovate, per non parlare di costruirne di nuove. Ci si deve rassegnare ad osservare la fine della società iper-tecnologica e tecnocratica, ritirandosi in posti più sicuri, se e quando possibile.
Quello americano era un popolo che pianificava colonie su Marte e all'esterno del Sistema Solare, predicava l'arrivo imminente dell'energia infinita.
La realtà dietro le smorfie della Radiosa Pubblicità del Super Futuro è che i "pionieri dell'eterno" sono ora un'informe mandria di inetti obesi, l'amministrazione non riesce nemmeno a trovare 30 $ per una pala ed un sacco di sabbia.
Sotto sotto aveva ragione Enrico Fermi con i suoi paradossi: l'umanità non è in contatto con altre forme di vita intelligente perchè non è una forma di vita intelligente o meglio, aggiungo io, è la vita che è intelligente, non una sua manifestazione o tanto meno una specie animale "eletta" tra tante.

Intanto continua a piovere a monte dei grandi fiumi, il collasso americano prosegue con aree inondate sempre più vaste. Come se non bastasse, a causa dei composti azotati che finiscono nel delta, secondo l'Università del Mare della Louisiana si registrerà quest'anno la più estesa "zona morta" per il Golfo del Messico***, il fenomeno di ipossia marina porterà ad una massiccia e rapida scomparsa di fauna e flora: non ci voleva proprio dopo i disastri petroliferi del recente passato.

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3 commenti:

  1. e quali sarebbero i "posti sicuri" ???
    ciao,
    Davide

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  2. http://ecoalfabeta.blogosfere.it/2011/06/usa-centrali-nucleari-allagate.html#comments

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  3. Medo come sempre profetico. Nelle zone colpite dalla piena del Missouri, ancora in corso, non ci sono più sacchi di sabbia per arginare l'arginabile... Altri danni, altre evacuazioni in vista:

    http://www.sfgate.com/cgi-bin/article.cgi?f=/c/a/2011/06/20/MNNO1K0A2O.DTL

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