23.2.11

Muoia Sansone!

Certamente non interessa a nessuno, ma quasi tutti i paesi produttori di petrolio al mondo, soprattutto i maggiori - che guarda il caso sono governati da oscuri governi di stampo dittatoriale - possiedono armi ed esplosivi in quantità sufficiente ad immolarsi.
Per dare fuoco non tanto a se stessi ma alle installazioni estrattive. E' successo in Kuwait, in Iraq, in qualche giacimento europeo durante la Seconda Guerra Mondiale.
Pare stia per accadere in Libia.
O almeno: è nei piani di difesa di Gheddafi, fare terra bruciata se realmente "lasciato solo", da chi stipula i contratti e simili. Perchè Gheddafi non è vero che non ha paura. Altrimenti non si farebbe le iniezioni di botulino ed i lifting.
Quindi è un uomo pericoloso. Se farà saltare tutto, se ne va il paese con le maggiori aree inesplorate e potenzialmente le prime riserve in tutta l'Africa.
E' come se ai discepoli venisse a mancare Gesù. E poi ti saluto caldaie efficienti, auto a combustione ed anche auto elettriche.
Aramco in Arabia Saudita ha tempestato i propri impianti di esplosivi per auto-distruggerli in caso di invasione nemica. Questo è risaputo. Ed è tra l'altro un tipo di meccanismo messo in atto da secoli dalle società umane per un'ultima difesa: "se non ho più cose, il nemico non potrà rubarmele". Il suicidio negli animali non esiste, ma l'animale in fuga, se sta mangiando lascia in fretta la preda; addirittura i ruminanti hanno inventato altri tre stomaci per fuggire e digerire comodamente nella notte.

Se le riserve petrolifere sono veramente sovrastimate di sette o otto volte, se la rivolta è reale e se la disperazione dei governanti è estrema, il petrolitico finirà entro i prossimi tre o quattro anni* e poi resteranno noccioline di greggio e sciocchezze da estrarre qui e là, ad uso prettamente di "emergenza" e carburanti a 10 € al litro.
Sempre che qualcosa che si chiama Euro esista ancora nel "dopo".


*anche se con il barile di greggio oltre i 100$, il Petrolitico è già di per se stesso andato in malora, perchè costa più il brodo che la carne e per cavare nemmeno due barili da là sotto, bisogna spenderne/bruciarne uno. L'era industriale non conviene più. Già oggi il cibo non vale più nulla per il mercato, produrre cibo in Europa vale praticamente zero ma una consulenza in pdf per costruire un nuovo Canale di Panama (lo stanno ipotizzando i cinesi assieme alla Colombia) costa milioni e milioni. Pazienza.
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3 commenti:

  1. Da dove proviene il dato di riserve petrolifere sovrastimate di 7-8 volte?
    Mi risulta una stima gonfiata per l'Arabia Saudita del 40% e una mondiale sui 900 miliardi/b invece di 1300: se le valutazioni che riporti sono corrette, resta petrolio per non più di 7 anni. E' possibile che la situazione sia già così grave?
    Ho letto di valutazioni entusiastiche sulle riserve irachene: sono fondate?
    Roberto

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  2. Mi riferisco alle stime di Bakhtiari del 2003, trovi i riferimenti qui: http://www.theoildrum.com/node/2304

    Sull'Arabia Saudita, al livello di quantità fisica si parla ormai anche ufficialmente di (almeno) un 40% ma la durata nel tempo è sovrastimata di molte più volte rispetto alla quantità.
    Anche se "petrolmente" parlando non è lineare il paragone, comunque se hai 30 litri nel serbatoio invece di 3 non vuol dire che hai 30 minuti di autonomia invece di 3 minuti... Quantità restante e diciamo "autonomia" o gittata produttiva, non sono propriamente la stessa cosa. Ma entriamo nell'ingegneria, oltre che sprofondare nella geologia, e non sono ne' un geologo ne' un ingegnere.

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  3. e comunque, ai fini della comprensione degli eventi che ci circondano: Piu' che la effettiva quantita' restante credo sia da considerare la strumentalizzazione dell'informazione sulla quantita' restante dichiarata.
    gin

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